Safari 4 beta è disponibile per il download dallo scorso febbraio ma personalmente non mi ha mai attratto e non l’ho usato spesso, optando per l’attuale versione di Safari. A farmi propendere ancor di più per la mia scelta, arrivano le “scoperte” di C. Harwick sul funzionamento di Safari 4 beta.
La feature “Top Site”, una delle principali novità con maggiore forza attrattiva, mostra thumbnail dei siti più visitati da noi e ne indica gli aggiornamenti. Oltre a questo, Safari 4 offre una navigazione della propria cronologia in puro stile CoverFlow. Ma la comodità e la gradevolezza di tali funzioni hanno un costo: lo spazio occupato sull’hard disk.
Safari 4, infatti, crea 2 file per la visualizzazione in Quicklook di ciascuna pagina Web visitata (una thumbnail e un’immagine ad alta risoluzione) e tiene in memoria i file per il proprio funzionamento. Nel contempo, per riuscire nella notifica degli aggiornamenti, viene creato un file XML della pagina, all’incirca ogni 30 minuti, e anche di questi ne tiene memoria.
Questa proliferazione di file va ad incidere sullo spazio disponibile nel Mac: Harwick si è ritrovato con 2 GB occupati da questi file immagine, creati dal momento del suo primo utilizzo del browser. Si pensi al numero di siti che visitate quotidianamente, lo si moltiplichi per 2 (i due file immagine) e avrete una vaga idea di quanto questo aspetto possa risultare “ingombrante”.
Ma la cosa sconcertante, ci dice Harwick, è che Safari 4 beta per Leopard non cancella mai questi file e li archivia in una cartella invisibile non facilmente raggiungibile: i file creati e necessari alla preview sono a salvati in una cartella nascosta nei meandri del Mac, cui la maggior parte degli utenti non riuscirà ad accedere facilmente.
L’opzione di pulizia della cronologia, che è possibile selezionare dalle opzioni del browser, non cancella suddetti file. Se si desidera farlo, occorre farlo manualmente entrando nella cartella.
Va detto però che questo aspetto sembra essere un bug presente nella sola versione per Leopard, poiché gli utenti Tiger non sembrano lamentare tale impossibilità di rimozione della cronologia attraverso le opzioni fornite dal browser.
Sono almeno 2 i motivi per i quali continuerò ad utilizzare Safari 3 e attenderò per la versione completa di Safari 4:
a) da nessun punto di vista è giustificabile la scelta di Safari 4 di dover creare questa mole di file e, soprattutto, di non permetterne (ad oggi) una rimozione automatizzata e veloce in Leopard. Sarebbe stato auspicabile ricevere almeno qualche informazione dettagliata sul funzionamento del browser, che spiegasse al meglio “l’impatto” di queste funzioni sul Mac. O, più semplicemente, essere informati da Apple sulla presenza di questo presunto bug che rende impossibile la cancellazione dei file cronologia.
b) poiché molti degli utilizzatori di Safari 4 non sono al corrente dell’impossibilità di cancellazione effettiva della propria cronologia Web (ritenendo sufficiente quella offerta dal browser), Safari 4 spiana la strada alla potenziale violazione della loro privacy, archiviando cronologie e thumbnail delle pagine visitate.
Per chi lo desidera, Safari 3 è disponibile alla seguente pagina. Io ho già fatto partire il download.