Tutte le vostre applicazioni appartengono ad Apple. Questo è uno dei motivi per i quali Apple può ritirare impunemente applicazioni che non le convengono, anche se sviluppate da programmatori indipendenti.
L’accordo iPhone Developer Program License Agreement (pdf), il contratto che ogni sviluppatore deve accettare per ottenere le SDK di Apple, è stato recentemente diffuso da EFF. Sembra particolarmente restrittivo. Tra le altre cose, ogni applicazione sviluppata è vincolata ad essere distribuita esclusivamente attraverso iTunes App Store (sezione 7.2).
Le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere:
È frustrante vedere Apple, pioniere del generative computing, ammanettare il mercato che (per ora) capeggia. Se Apple vuole essere un vero leader, dovrebbe incoraggiare la innovazione e la competizione, piuttosto che agire da signore feudale, geloso e arbitrario. – Fred von Lohmann, avvocato a EFF (traduzione libera).
Apple non ha ancora risposto alle numerose accuse di sfruttare a proprio favore la posizione di vantaggio di cui gode sul mercato. Però si intuisce che la società di Cupertino considera le applicazioni per iPhone (e prossimamente anche per iPad) come la pietra angolare del successo dei propri prodotti. Con una tale enfasi posta sul software, difficile immaginare la Apple cedere il controllo sugli sviluppi futuri delle applicazioni. Difficile del resto non pensare ad un fenomeno parallelo di crescita per Store alternativi come Cydia: leggete gli ultimi dati prospettati oggi da The Register.
[Via EFF]