Tangenti a Cupertino: arrestato manager Apple

Tangenti a Cupertino: arrestato manager Apple


Paul Shin Devine, manager di Apple, è stato arrestato nel quadro di un’indagine su presunti episodi di corruzione che vedono coinvolti alcuni fornitori asiatici della casa di Cupertino. Paul Shin Devine è accusato di aver intascato tangenti per più di 1 milione di dollari in cambio di informazioni confidenziali che avrebbe ottenuto grazie alla sua posizione nel seno della corporazione.

Non si fa il nome delle compagnie che avrebbero corrotto Devine, però da indiscrezioni filtrate al Mercury News di San Jose, si tratterebbe di una mezza dozzina di fornitori di accessori per iPod e iPhone touch localizzati in Cina, Taiwan, Corea del Sud e Singapore. Nello schema delineato dall’accusa, queste compagnie asiatiche avrebbero tratto profitto delle informazioni fornitegli sottobanco da Devine per negoziare contratti con Apple stessa.

Paul Shin Devine avrebbe aperto diversi conti bancari in varie nazioni asiatiche, incluso a nome di sua moglie, per riscuotere i pagamenti illeciti. Inoltre, il manager di Apple ha viaggiato in numerose occasioni in Asia nell’ultimo anno, alimentando il sospetto di FBI e IRS, le due agenzie federali che seguono il caso.

Apple ha reagito con forza e sdegno alla notizia, denunciando in una causa civile Paul Shin Devine presso la corte di California per ricevere “pagamenti, tangenti e regali” in cambio di informazioni commerciali privilegiate. Il portavoce di Apple, Steve Dowling, ha dichiarato:

Apple segue standard etici molto alti nel fare affari. Seguiamo una politica di tolleranza zero per quanto riguarda i comportamenti disonesti dentro o fuori la compagnia. – Steve Dowling (traduzione libera)

Un altro filone d’inchiesta coinvolge presunte tangenti pagate a CPK Engineering e poi girate allo stesso Paul Shin Devine. Nel frattempo le indagini sono ancora in corso. Devine comparirà lunedì 16 agosto davanti alla corte di San Jose.

[Foto Jason Dirks]

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