Dopo l’iniziale nonchalance e un approccio un po’ negazionista al problema, Apple alla fine ha dovuto capitolare e ammettere che -dopotutto- è un problema della sua piattaforma se il malware noto come Mac Defender sta intasando i computer dei suoi utenti con allarmi fasulli e ingiustificate segnalazioni di virus. E così, in attesa di un bug-fix ad hoc, sul sito del supporto Apple sono state pubblicate le istruzioni per la rimozione manuale.
Come sempre, basta un po’ d’attenzione o anche semplicemente un po’ meno ingenuità per evitare di incappare in simili seccature, ed è probabilmente per questo che da principio Cupertino ha semplicemente ignorato la cosa. L’articolo della Knowledge Base in questione, intitolato “come evitare o rimuovere il malware Mac Defender”, spiega sostanzialmente che per vivere sereni è sufficiente evitare di cliccare qualunque banner minaccioso e immettere le credenziali di amministratore anche quando non ce n’è necessità. Il che, a bene vedere, è solo comune buon senso.
La disinstallazione del malware, per fortuna, è quanto mai semplice. E’ sufficiente chiudere l’app e i relativi processi in Monitoraggio attività (chiamati MacDefender, MacSecurity o MacProtector), e infine cestinare l’icona di Mac Defender. Una volta compiuti questi pochi passaggi, è possibile procedere opzionalmente alla rimozione del malware anche dagli elementi di login. Mai sia comunque che Cupertino abbandoni i suoi utenti alle complicazioni della rimozione manuale, e infatti un update mirato è in arrivo a stretto giro:
Nei prossimi giorni, Apple pubblicherà un aggiornamento software per Mac OS X che troverà automaticamente e rimuoverà il malware Mac Defender e tutte le sue varianti. L’update aiuterà inoltre gli utenti a proteggersi segnalando con un avviso esplicito quando tenteranno di effettuare il download di questo malware.
Ad ogni modo, anche l‘esperto di sicurezza Charlie Miller invita a mantenere la calma e il sangue freddo; siamo ancora ben lungi dal poter parlare di epidemia o di emergenza malware su Mac, soprattutto se consideriamo che mediamente nel mondo Windows un download ogni 14 riguarda software malevolo. Per ora, insomma, niente allarmismi: l’antivirus su Mac è ancora un inutile fardello che consuma potere computazionale e batteria.