E’ Steve Jobs stesso che spiega il problema che incontrano gli utenti. Cercare i media, convertirli, metterli nella libreria e procedere alla sincronizzazione via cavo ad ogni cambiamento è qualcosa che ha funzionato negli ultimi 10 anni ma “tenere tutto sincronizzato ci ha fatto diventare pazzi”. Ma la buona novella è che con iCloud tutto cambierà. Di nuovo.
Il digital hub, che una volta era il Mac, ora viene traghettato sulle nuvole e ogni dispositivo iOS vi avrà accesso. Ogni modifica effettuata sulla libreria dell’utente, infatti, viene istantaneamente replicata online:
Alcuni credono che il Cloud sia semplicemente un hard disk in cielo. Noi crediamo che sia molto di più.
Il cloud di Cupertino non si preoccuperà soltanto di conservare per noi i nostri contenuti, ma li invierà anche in modalità push a tutti i nostri gingilli iOS, e per questa ragione sarà strettamente integrato nelle app di sistema. Tutto è studiato per funzionare automaticamente e produrre meno fastidio possibile per l’utente. La battuta, con riferimento ai noti problemi che hanno afflitto Mobile Me, la fa Jobs in persona:
Perché dovremmo fidarci di voi, se siete quelli che ci hanno dato anche Mobile Me?
La folla è andata in visibilio, ma la domanda è fondata. Un motivo se non altro c’è: iCloud sarà totalmente gratuito. La nuova app dedicata al download su App Store – ma anche, per esempio, iBooks- consentirà di visualizzare tutto ciò che l’utente ha acquistato anche se non è ancora stato installato sul dispositivo, e può provvedere a propagare i cambiamenti su tutti gli altri che possediamo.
Ogni cambiamento – AppStore, iBooks, le foto e i video nel rullino fotografico, le impostazioni e i dati delle app- viene prontamente salvato con un backup sul cloud, e all’acquisto di un nuovo dispositivo sarà sufficiente immettere le proprie credenziali iTunes per far partire la sincronizzazione automatica. Signore e signori, l’era del cavo volge ufficialmente al termine anche per il resto di noi.