Appena poche settimane fa parlavamo delle indiscrezioni del Wall Street Journal, secondo cui Apple è da tempo al lavoro su un servizio di radio in streaming concorrente a Pandora e che potrebbe debuttare già tra qualche mese. Le negoziazioni vanno avanti senza sosta ancora adesso, ma a quanto pare il nodo gordiano sta tutto nelle royalties riservate alle Major.
Con Sony/ATV tutto procedeva con la solita inerzia, per non dire diffidenza, ma per lo meno le trattative andavano avanti. L’idea iniziale era infatti di lanciare il nuovo servizio già con l’iPhone 5, ma qualcosa è andato storto a metà strada; Apple infatti non ha gradito gli importi da versare per ogni canzone inviata in streaming agli utenti:
I piani di Apple di avere un servizio di streaming musicale tutto suo incastonato in iPhone 5 è sfumato drasticamente quando le trattative tra il gigante tech e Sony/ATV hanno incontrato un intoppo dell’ultimo minuto, ha scoperto il Post.
Sony/ATV, il più grande editore musicale al mondo, e Apple non riuscivano ad accordarsi sui diritti per canzone, hanno confermato voci vicine alla situazione.
Quei diritti ammontavano solitamente a decimi di penny per riproduzione, dicono le fonti, ma Sony/ATV pretendeva qualcosa in più.
La ragione dello scontro è ovvia. Da una parte Sony/ATV cerca di ottenere il massimo possibile sulle tariffe, mentre dall’altra Cupertino preme sulle potenzialità che è in grado di scatenare. L’integrazione con l’App Store e l’ecosistema con la mela, infatti, può ingenerare un importante ritorno per le Major, e per questa ragione Apple chiede tariffe più basse rispetto a Pandora. Oltretutto, mentre su Pandora esistono diverse restrizioni -per esempio sul numero di canzoni consecutive di un medesimo artista- nell’equivalente Apple è tutto molto meno stringente. Per il momento, dunque, ancora nulla di fatto.