Ricordate quando parlammo di BlueStacks, il primo Android App Player dedicato alla piattaforma Apple? È appena entrato in Beta e consente di avviare più di 750.000 app Android su OS X.
Quando è stato reso disponibile anche per la nostra piattaforma, supportava appena 15 titoli Google Play. Ora invece, scrive VentureBeat, ha finalmente fatto il salto tecnologico susseguente:
Bluestacks virtualizza Android per far funzionare le app mobili della piattaforma, in un modo molto simile a come VMWare ti consente di far girare versioni virtualizzate dei Sistemi Operativi Desktop. La società chiama la propria tecnologia brevettata di virtualizzazione Layercake, ed è perfino entrata in partnership con Asus e AMD per portare le app Android sui loro dispositivi.
Sebbene la maggior parte delle persone non strepiterà per utilizzare le app mobili sui loro computer, Bluestacks torna utile in quelle rare occasioni in cui hai bisogno di far girare un’app che non ha un equivalente Desktop. Per esempio, non c’è attualmente modo di utilizzare Instagram senza un dispositivo iOS o Android.
Instagram, certamente, ma anche Flipboard e tante altre; e peccato che non esista un “Trova i miei Amici” per Android, perché su Mac se ne sente parecchio la mancanza. Oltretutto, stiamo parlando di un prodotto ancora acerbo che però ha già conquistato 5 milioni di installazioni tra Windows e Mac, e che presto verrà distribuito sui computer prodotti da Asus. Come spiega il vicepresidente del Business Development BlueStacks, questa novità porterà nuova linfa e attenzioni verso l’OS mobile di Mountain View:
“Noi la vediamo dal punto di vista degli sviluppatori mobili nostri partner. Iniziano sempre decidendo qual è la piattaforma mobile per cui iniziare a programmare. Si domandano: quale piattaforma ci garantirà la maggiore distribuzione? Ora, con BlueStacks, costruire app Android significa che raggiungeranno anche tutti i PC e i Mac”
BlueStacks Beta per Mac e per Windows può essere scaricato dal sito Web della società; fate qualche esperimento e poi diteci com’è andata nei commenti, sul nostro canale Twitter e sulla nostra pagina Facebook.