Il dispositivo consiste in una fascia da arrotolare intorno al polso che dispone di un display flessibile lungo tutta la superficie esterna. I lembi estremi della fascia si sovrappongono in misura variabile in base alle dimensioni del polso, per cui il brevetto descrive anche un meccanismo automatico che disattiva le parti del display che rimangono coperte, in modo da dare la sensazione di uno schermo continuo che si arrotola intorno al polso.
Il brevetto descrive una fascia bi-stabile che può assumere due forme, quella cilindrica attorno al polso e quella completamente stirata. In pratica il funzionamento meccanico è simile a quello delle fascette fluorescenti con anima in metallo che indossano i podisti ed i ciclisti sulle braccia e sulle caviglie per farsi vedere dagli automobilisti in condizioni di scarsa illuminazione.
Il dispositivo è dotato di touchscreen, giroscopi ed accelerometri, ma non è in grado di funzionare autonomamente, infatti viene descritto come un accessorio in grado di impartire comandi ad un altro dispositivo, che ovviamente non può che essere un iPhone, non solo quando viene arrotolato intorno al polso, ma anche quando è completamente stirato, funzionando così da schermo secondario, da telecomando o addirittura da tastiera.
Un brevetto sicuramente interessante che non è detto rappresenti la vera essenza dell’iWatch, ma solo uno dei tanti possibili studi effettuati da Apple sui dispositivi indossabili.