Con un comunicato stampa, Apple ha appena fatto sapere di aver superato il milione di iPhone 3G S venduti in appena un weekend, fino a domenica 21 giugno, raddoppiando i 500.000 inizialmente preventivati. Grazie ad un campione di 256 acquirenti intervistati, Munster di Piper Jaffrey stila il ritratto dell’utenza iPhone per quanto concerne esigenze, lealtà al marchio e provenienza.
Innanzitutto qualche cifra; 1 milione di dispositivi è un ottimo risultato che emula il milione di iPhone 3G venduti nei primi tre giorni di disponibilità dell’anno scorso. La prima generazione, invece, aveva impiegato 74 giorni per raggiungere la medesima pietra miliare.
Dei 256 intervistati solo il 28% passa ad At&T provenendo da un altro operatore, mentre nel 2007 questo numero era pari al 52% e l’anno scorso al 38%. Ciò significa che i benefici derivanti dall’accordo di esclusiva col carrier stanno raggiungendo il proprio limite fisiologico.
Il 56% degli acquirenti possiede già un iPhone di precedente generazione, in salita vertiginosa rispetto al 38% dell’anno scorso. Secondo Munster, Apple gode di una lealtà al brand mai raggiunta da nessun altro produttore di telefoni cellulari.
Il modello che riscuote maggiori consensi è quello da 16GB, acquistato dal 57% degli intervistati, mentre fino all’anno scorso a fare furore era quello high level, col 66% di preferenze nel 2008 e il 95% nel 2007. Segno che 16GB sono ritenuti una quantità di memoria sufficiente per lo svolgimento delle attività quotidiane e che, forse, gli entry level offrono un rapporto costi benefici migliore.
Infine, di tutti gli utenti intervistati, il 12% proviene da BlackBerry, in salita rispetto al 6% dell’anno scorso. Questa interessante tendenza potrebbe quindi implicare che gli sforzi fatti da Apple per soddisfare le esigenze dell’utenza business stiano cominciando a dare, lentamente, i primi frutti.