Un interessante articolo di Fortune racconta come l’acquisto di 100 iPad abbia reso possibile un risparmio di ben 140 miliardi di dollari nella ristrutturazione del debito greco. Una notizia che affascina e che al contempo fa paura.
Poche settimane fa, a Bob Apfel della Bondholder Communications Group è stato assegnato l’ingrato compito di contattare personalmente tutti e 100.000 gli obbligazionisti del mondo -dalla “Russia al Sud Africa al Kazakhstan “-che detengono bond greci e concordare con essi la rinegoziazione del debito, con tutta la complessa serie di transazioni che ne sarebbe derivata. Un’operazione colossale e da compiere oltretutto in tempi record. Per questo, Apfel ha deciso di agire in maniera non convenzionale:
Volevo fare qualcosa di diverso. Per questo ho comprato 100 iPad.
L’idea era di fornire a tutti gli investitori un “ricco set di strumenti d’analisi in tempo reale e un sistema sicuro di connessioni” tra mediatori finanziari e banche, così da imprimere una brusca accelerazione all’intero processo:
Ho visto fluire milioni di bond come se niente fosse, mentre i ragazzi correvano per i corridoi. Senza questa piattaforma dati non avremmo mai potuto prendere decisioni tanto fulminee. È stata la transazione finanziaria più grande della storia. E non avremmo potuto farcela senza iPad.
Risultato: alla chiusura degli accordi, lo scorso 25 aprile, il debito greco era stato ridotto dai precedenti 270 miliardi di dollari ad appena, si fa per dire, 130 miliardi. E tutto per merito della tecnologia, che oramai consente di operare a velocità sempre più lontane dall’economia reale e dalla percezione della gente. Affascinante, per l’appunto, ma davvero spaventoso.