Entro pochi anni, gli assistenti digitali come Siri raggiungeranno numeri giganteschi, e saranno disponibili su miliardi di dispositivi, utilizzati ogni giorni da miliardi di persone. Diventeranno insostituibili.
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Secondo le previsioni di Ovum, la quantità di dispositivi globali su cui è installato un qualche tipo di Assistente Digitale sfiorerà l’attuale popolazione mondiale, raggiungendo quasi i 6 miliardi di unità. In particolare, si stima che Google Assistant raggiungerà da solo 1,63 miliardi di dispositivi, seguito dai servizi concorrenti cinesi, Samsung Bixby, Siri, Amazon Alexa e infine Microsoft Cortana.
E il merito di tanto successo dipenderà anche dalla diffusione di dispositivi che oggi si sono appena affacciati sul mercato, come speaker domestici smart, gingilli indossabili e set-top box tv.
La sfida più importante per i produttori sarà piazzare e mantenere i propri assistenti digitali a livelli globale. Alla fine del 2016, più del 95% della base utenza di Amazon Alexa e Google Assistant era posizionata in Nord America, contro il 24% di Apple Siri. Entro il 2012, il 47,6% dei dispositivi con assistenti AI sarà utilizzato in Asia e Oceania. Con una base utenza attiva vicina a 1,2 miliardi di dispositivi entro il 2012, gli assistenti di origine cinese sono destinati a diventare equipollenti a Apple Siri o Samsung Bixby. Già attualmente contano per quasi 43 milioni di dispositivi nel 2016, trainati da società come Baidu e iFlytek.
E la corsa è iniziata da tempo. Già con iOS 11, Apple intende implementare sofisticate tecnologie di Deep Learning nei proprio sistemi, cosa che consentirà a Siri di apprendere le abitudini degli utenti così da aiutarli in modo proattivo, senza una richiesta esplicita da parte loro. Siri 2.0 potrebbe fare la differenza rispetto alla versione attuale, e potrebbe essere presente in nuove classi di dispositivi: primo fra tutti, Siri Speaker in arrivo tra un paio di settimane.