Ora che i principali produttori hanno abbandonato il mercato e in risposta alla penuria di componentistica dovuta alle sanzioni occidentali, la Russia di Putin ha deciso di sviluppare uno smartphone alternativo ad iPhone e ad Android basato completamente su tecnologie russe. Il risultato dell’affannosa ricerca e sviluppo si chiama Fontel FP20, e supporta solo le reti 2G.
Doveva essere lo scatto d’orgoglio, la rivalsa high-tech, anzi il primo “telefono russo a prova di sanzioni” e invece -dopo molti mesi di sviluppo- si è rivelata solo un buco nell’acqua. In un mondo dominato da smartphone multi-touch potenti come computer, la montagna ha partorito il topolino.
Fontel è uno dei marchi di MegaFon, il secondo gestore mobile del Paese con 63,7 milioni di utenti tra Russia e Tajikistan. L’FP20 è un telefono completamente indipendente dalle tecnologie occidentali, distribuito da Revo Charge e prodotto in Cina. Dunque, tecnicamente, non è neppure Made in Russia.
Ecco le incredibili specifiche tecniche del dispositivo, praticamente un Nokia 3310:
- Schermo a colori 1,77″ (non touch)
- Tastiera fisica
- Doppio slot SIM
- Batteria da 600 mAh
- Jack cuffie
- Slot microSD (fino a 32 GB)
Il prezzo di questo portento di tecnologia? Appena 790 Rubli, ovvero circa 10,70€. Da MegaFon fanno sapere comunque che si tratta solo del principio: nel corso del 2023 sono in arrivo altri 8 modelli, tra cui telefoni a conchiglia. Il loro costo sarà compreso tra 590 e 2.990 Rubli ovvero 8€ e 40€.
A questo punto però vogliamo sapere: include Snake? Perché se sì, un pensierino quasi quasi potremmo farcelo.