Lo sa bene chi deve comprare un iPhone, un iPad o un Mac di seconda mano. I prezzi dell’usato Apple sono sempre molto più cari rispetto alla controparte Windows e Android, ma d’altro canto questo implica anche che il valore del vostro acquisto sarà tutelato una volta che lo rivenderete. Se vi stavate domandando per quale ragione avvenga questo fenomeno, ve ne diamo almeno tre.
Basta fare un salto su Macusato.it per scoprire che un MacBook Pro base da da 13″ con Core 2 Duo 2.26GHz e 4GB di RAM parte da 500€; se volete qualcosa di più, tipo i5 o SSD, si supera tranquillamente gli 8-900€. Per meno di 500€ bisogna passare a catorci come il Pro 15″ del 2008, cosa che onestamente non ha molto senso. Su eBay, da una rapida occhiata assolutamente non scientifica, si trovano PC con i5 quad-core e 8GB di RAM a meno di 400€.
Domanda e Offerta
In generale, la ragione principale di questo divario sta nell’offerta stessa; i Mac in circolazione sono pochi, mentre la domanda è alta. Per quanto concerne iPhone, invece, a un mercato dell’usato molto ampio corrisponde una domanda proporzionalmente ciclopica.
E visto che in tanti vogliono Apple, e che in giro ce ne sono (relativamente) pochi, i prezzi tendono a livellarsi verso l’alto.
Costi Iniziali Elevati
Apple non compete nel settore low-end, quello dei computer sotto gli 800€, e questo implica che l’unico modo di risparmiare è acquistando un usato o un modello di precedente generazione in saldo nelle grandi catene di informatica.
Il Mac “dura di più”
Questo è uno dei miti che circolano sul mondo Apple, e se in un certo senso è vero che si possa installare le ultime versioni dell’OS anche su computer piuttosto datati, spesso molte nuove feature sono disattivate o funzionano meno bene poiché dipendono dall’hardware. E in fondo, superato il flop Vista, anche Windows 7 e Windows 8 oramai si installano su PC meno recenti.
Un trend destinato a continuare?
Per il momento sembrerebbe di sì. Secondo gli ultimi dati di IDG (purtroppo relativi al mercato globale, non esiste nulla di specifico sull’Italia), il market share di Cupertino è cresciuto del 5,7% su base annuale, per toccare i 5,5 milioni di unità consegnate. È un segnale importante, che implica un fenomeno: molti utenti abbandonano il PC per abbracciare Mac, e dunque è più facile vendere bene un usato Apple per via della competizione tra gli acquirenti.
In ultima istanza, è un problema solo se dovete comprare; per chi vende è una cuccagna, e ve lo dice uno che è riuscito a rivendere un Mac mini e un iBook di seconda mano esattamente al prezzo a cui erano stati acquistati. Da quando siamo passati a Intel, le differenze tra usato PC e usato Mac si sono molto livellate, ma resta comunque uno scarto evidente.
Voi che ne pensate? Ci sono altre ragioni che abbiamo omesso di riportare? Diteci la vostra nei commenti.