[blogo-video provider_video_id=”AXlPxsvLrVM” provider=”youtube” title=”FireChat App Demo On iOS 7″ thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=AXlPxsvLrVM”]
In un mondo fatto da reti Sociali, le app che permettono essere al passo con i propri contatti sono essenziali. Oltre alle reti più mainstream, vi sono delle app che permettono differenziarsi creando reti prettamente locali, senza contare le app che vi cancellano dalla Rete e vi aiutano in ogni modo di evitare d’incontrare i propri contatti nella vita reale. In questa febbre della connettività sociale, ce n’è anche per gli antisociali, insomma.
Per saperne di più sulle reti sociali e seguire tutti gli eventi della Rete, vi rimando al nostro cugino blog: Comunità Digitali.
Ed ora spazio per la nostra lista delle nostra app sociali diverse dal solito.
FireChat
FireChat è una rete sociale che non usa necessariamente Internet. Questo già dovrebbe far sgranare gli occhi. L’app è di fatto un servizio di chat che mette in contatto gli utenti creando una rete locale, con il Bluetooth ad esempio.
La caratteristica principale di FireChat è quindi di essere una chat “al volo”, per incontri casuali e scambi veloci. A buon intenditore…
FireChat è gratuita sull’App Store (link diretto).
Snapchat
[img src=”https://media.melablog.it/4/4c0/snapchat-logo.jpg” alt=”Snapchat” height=”350″ title=”Snapchat” class=”alignleft size-thumb_620x350 wp-image-137557″]
Snapchat è una recente app che è già un classico. Per chi non l’avesse mai usata: la rete sociale creata da Snapchat si basa sull’effimero: le foto, i messaggi o i video scambiati non durano e tempo pochi secondi, vengono cancellati dai server e dall’iPhone/iPod… a meno di non fare uno screenshot al momento.
Il successo di Snapchat è talmente dirompente, sopratutto fra i teenagers, che Facebook sta pensando di lanciare Slingshot, un’app per inviare foto e video, che avranno però una particolarità: si potranno visualizzare solo uno volta, poi il file verrà automaticamente cancellato.
LEGGI: Facebook Slingshot, in arrivo l’alternativa di Mark Zuckerberg a Snapchat
Anche Snapchat è gratuita sull’App Store (link diretto).
The Card Table
The Card Table non è un gioco di carte, ma è un mazzo di carte digitale (e quindi virtuale). In pratica, la app crea una rete locale dove ogni dispositivo è alla volta una mano di carte e tavolo sul quale posarle; l’ideale sarebbe avere un iPad come tavolo e ognuno con un iPhone/iPod Touch con una mano e le carte. Non ci sono quindi limiti al gioco: si può fare di tutto, bridge, poker, chemin de fer, ecc… Si possono anche passare le carte fra dispositivi, cioè, fra giocatori.
L’unica cosa che manca, è l’implementazione delle carte napoletane per giocare a tressette o a scopone. The Card Table è un’app gratuita (link diretto) e necessita di iOS 7.0 o successivo su iPhone, iPad o iPod Touch.
Timehop
Un salto del tempo con Timehop! Questo aggregatore raccoglie tutti i vostri post, video e foto dalle principali reti sociali ne crea un album. Esattamente come quei vecchi album di famiglia, un po’ ingialliti.
Timehop permette così di rivivere ogni giorno cosa succedeva lo stesso giorno di uno o più anni prima. Si tratta del momento Amarcord quotidiano, con la possibilità di condividerlo in altre reti sociali. Un po’ come la rubrica Accadeva Ieri del nostro Giacomo:
Accadeva ieri: quando si pensava che iPhone fosse un AppleBerry
L’app è gratuita link diretto e compatibile con iOS 7.0 o successivo per iPhone, iPad o iPod Touch.
[img src=”https://media.melablog.it/3/397/Timehop.jpg” alt=”Timehop app” height=”350″ title=”Timehop app” class=”alignnone size-thumb_620x350 wp-image-137565″]
Cloak — Incognito Mode
Se siete un tipo antisociale, a cui non importa mai dei giudizi della gente ed odiate in modo naturale ogni ipocrisia morale, il gusto del retorico, la vita moderna fatta a scandali e cambiali, i rumori, gli impegnati intellettuali, allora Cloak è l’app che potrebbe fare per voi. Si tratta di un’applicazione gratuita sull’App Store (link diretto) che traccia i vostri amici su Instagram, Foursquare, Facebook e Twitter e ne indica la posizione sulla cartina, in modo da poterli evitare. Si tratta dell’ultimo grido antisociale, tant’è che Cloak lancia un’allerta se alcuni contatti arrivano ad essere troppo vicini.