Il 24 febbraio 1955, a San Francisco, nasceva l’uomo che avrebbe cambiato per sempre le sorti dell’informatica come la conosciamo grazie alla sua determinazione, all’arroganza e alla capacità di vedere oltre l’immediato. Fosse ancora con noi, avrebbe festeggiati ieri il suo 59esimo compleanno, ed ecco perché -a distanza di due anni dalla sua morte– Tim Cook lo ha ricordato con una serie di tweet affettuosi, tipo questo:
Ricordo il mio amico Steve nel giorno del compleanno: “Abbiate fame, siate folli.” Lo onoriamo continuando il lavoro che tanto amava
Oppure quest’altro:
Ricordo Steve nel giorno del suo compleanno. “I dettagli contano. È meglio aspettare di più ma farlo per bene.”
Nel frattempo, la municipalità di Belgrado ha presentato in queste ore l’opera dello scultore serbo Dragan Radenovic: il modello di forma (cioè il modello in scala) di un busto raffigurante lo storico iCEO, sul cui corpo stilizzano crescono due lettere cirilliche (E e Ш), il carattere latino “A” e le cifre 1 e 0. Il progetto è stato scelto su oltre 10.000 bozze inviate al management Apple, ma alla fine la scelta è ricaduta su Radenovic proprio in virtù delle “imperfezioni della sua opera.” L’autore, si legge in una traduzione comparsa sul Web, ha dichiarato:
Volevo rappresentare qualche motivo riconoscibile serbo come ad esempio la lettera Ш che è l’ultima dell’alfabeto serbo, e ad Apple l’idea è piaciuta. Ho anche posto la lettera latina A e il codice binario 0.1. Le ho volute tutte per rappresentare una sorta di “magnete.”
La versione finale della statua, alta dai 3 ai 5 metri, sarà installata al quartier generale di Cupertino non appena sarà stata approntata.