China Labor Watch ha accusato Pegatron di violare le leggi sui diritti dei lavoratori in 3 dei suoi stabilimenti: tra le attività illecite, ci sarebbero l’impiego di operai minorenni, salari insufficienti, discriminazioni nelle assunzioni e condizioni di lavoro non dignitose. Il report di CLW mette dunque in ombra un altro fornitore di Apple, accanto a Foxconn che, come saprete, è quello “storicamente” più bersagliato da accuse di questo genere.
Secondo CLW, le violazioni di Pegatron sarebbero ben 86, divise tra 36 di tipo legale e altre 50 di tipo etico:
“Le fabbriche Pegatron violano un grande numero di leggi internazionali e cinesi, così come gli standard di Apple.”
Di fronte a possibili dubbi, CLW sostiene la fondatezza di quanto pubblicato, affermando di avere inviato lavoratori sotto copertura tra marzo e luglio 2013, riscontrando in prima persona le problematiche anche attraverso alcune interviste coi lavoratori al di fuori degli stabilimenti. Le accuse del watchdog, oltre a quelle citate a inizio psot, contano anche problemi di inquinamento ambientale a cui sarebbero sottoposti i lavoratori, difficoltà nell’ottenere ferie e un insostenibile orario di lavoro settimanale tra le 66 e le 69 ore.
La società di Cupertino non ha quindi perso tempo, annunciando di essere già al lavoro per indagare sulle accuse, accertandosi in prima persona di eventuali problemi negli stabilimenti di Pegatron. The Next Web ha raccolto le reazioni di Apple, che ha annunciato di aver condotto 15 audit presso il fornitore dal 2007.