Con un annuncio che ha lasciato un po’ di amarezza tra gli appassionati, IDG ha ufficialmente rimandata sine die il consueto Macworld (noto anche come iWorld); ciò significa che a San Francisco, nel 2015, non ci sarà alcun evento dedicato in modo specifico ai Mac.
È dal 1985 che la manifestazione fa da vetrina alle più interessanti novità sul fronte della mela, e Apple stessa se ne è servita per anni per le proprie iniziative di marketing; poi, se ne è affrancata ritagliandosi da sé gli spazi mediatici per il lancio dei nuovi prodotti, e c’è sempre talmente tanta ressa che a Cupertino si sono dovuti inventare un sistema di lotteria per il WWDC. Infine, nel 2008, fu annunciata l’ultima apparizione di Apple all’evento di San Francisco; non andò neppure Steve Jobs. E da allora, è iniziato un lento declino culminato con la mesta notizia:
Il Macworld/iWorld non avrà luogo nel 2015 e lo show è rimandato sine die. In 30 anni lo spettacolo ha cambiato l’industria della tecnologia, e fornito una piazza importante in cui gli sviluppatori potesero mostrare nuove società e prodotti al mercato, e mettere nelle mani degli entusiasti Apple uno sviluppo professionale di livello mondiale; è lì che è cresciuta una delle comunità professionali più dinamiche del nostro intero mercato high-tech.
In generale, Macworld non se la passa benissimo, e di recente sono stati licenziati molti membri dello staff editoriale e chiusa la versione cartacea dell’omonima rivista. D’altro canto, il comunicato parla esplicitamente di standby, il che lascerebbe intendere che in futuro l’evento potrebbe anche tornare. In ogni caso, la cosa riguarda in modo particolare il segmento consumer; resta infatti in programma il MacIT 2015, focalizzato però sul mondo enterprise.