Oggi è l’ultimo giorno di vita di Xserve: da domani, Apple non venderà più questo dispositivo riservato alla fascia “professional” dei clienti della Mela. L’abbandono degli Xserve non ha mancato di sconcertare gli utenti, tanto che era persino nata una petizione per tentare di spingere Apple a rivedere la sua decisione, dovuta essenzialmente alle basse vendite registrate. Buon numero di amministratori di sistemi si ritrovano ora con la difficile questione di dover sostituire l’hardware, dopo aver investito tempo e denaro in un’architettura che sarà difficile sostituire con batterie di Mac Pro o di Mac mini.
Una soluzione potrebbe arrivare da Active Storage, che ha oggi rilasciato ActiveSAN, un server con ottime prestazioni e un design molto simile agli Xserve di Apple.
Active Storage ha montato un processore Intel Quad-core Xeon su una piastra madre disegnata da Intel, in un rack 1U. ActiveSAN è pensato per il mercato professionale: ha 8 GB di RAM che sono ovviamente espandibili e fonti d’alimentazione ridondanti. Viene fornito con Red Hat Linux, un file system StorNext di Quantum e dei programmi per interfacciare la macchina con l’esterno. ActiveSAN è facile da configurare, come la maggior parte dei prodotti Active Storage, attraverso l’apposito software dedicato e sembra rappresentare una valida soluzione alternativa per server Apple Xsan e StorNext.
Alex Grossman, CEO di Active Storage ha inoltre rassicurato gli ex-clienti di Xserve:
Gli utenti Xsan dell’industria hanno bisogno di prodotti di qualità a livello di data center, ma chiedono anche la facilità d’uso e di configurazione che offre Xsan. Prima questo significava una sola cosa: Xsan su un Xserve. Però adesso tutto cambia con ActiveSAN, con il quale si può continuare ad usufruire delle prestazioni di un file system come Xsan.