In un’intervista condotta da Kara Swisher di AllThingsDigital, Adobe si sbottona e parla delle accuse scagliate da Apple, del futuro di Flash su Mac e del lavoro da fare. Sì, perché a dire del CTO Kevin Lynch, ad Adobe non stanno con le mani in mano.
Interrogato sulla presunta pigrizia di cui parla Steve Jobs, Lynch lascia trasparire nervosismo e risponde sibillino “bé, mi sembra che qui abbiano tutti un gran daffare, quindi non capisco di che parliamo”, aggiungendo poi che la sua società è impegnata a creare prodotti validi, con una sincera apertura verso le critiche che provengono dai suoi clienti:
Le prestazioni sul Mac rappresentano un’area su cui lavoriamo da parecchio. Persino con il vecchio Flash Player 9, riuscimmo a ottenere performance analoghe sulla grafica vettoriale tra Mac e Windows. Ora siamo impegnati nell’assicurarci che il rendering video impieghi le stesse risorse CPU tra Mac e Windows. Attualmente i Mac usano più CPU di Windows, per cui siamo focalizzati su quest’area.
E, restando in tema di promesse, Lynch si sofferma brevemente sulla instabilità di Flash per il resto di noi, e chiosa: “se ci sono problemi in tal senso, li correggeremo”.
Il resto della discussione, manco a dirlo, si sposta inevitabilmente sull’assenza di supporto Flash su iPhone, iPod touch ed ultimo in corsa iPad, cosa che non ha destato particolare sorpresa presso Adobe. E questo è anche il motivo per cui stanno spingendo pesantemente sul porting di AIR e Flash sul maggior numero di piattaforme mobili possibili, compresa Android. Come dire, ora che Flash rischia di essere velocemente soppiantato da HTML5, si lavora per renderlo un prodotto stabile, scalabile e leggero. Meglio tardi che mai, sembrano dire ad Adobe; troppo poco e troppo tardi, sembrano sobillare altri.