Alla sorpresa generale, Adobe ha appena rilasciato Flash 10.1 per numerose piattaforme (tra cui Mac OS X) e tutti gli smartphone che montano Android 2.2 “Froyo”. La piattaforma Flash è stata “completamente ridisegnata e ottimizzata” secondo il comunicato di Adobe. Il porting su altri sistemi mobili è stato anche annunciato dalla compagnia, il che include Flash Mobile per BlackBerry, Palm webOS, Windows Phone 7, LiMo, MeeGo e Symbian.
I maldicenti suggerivano che la gestazione di Flash Mobile si stesse protraendo esageratamente, lasciando dubitare sull’effettivo lavoro da parte degli sviluppatori di Adobe. Pochi giorni fa, un portavoce di Palm aveva persino esternato la sua frustrazione nel vedere gli eterni ritardi nello sviluppo di Flash per webOS.
Ci si aspetta Flash per piattaforme mobili da fine 2009. Nel frattempo Steve Jobs e Apple hanno puntato su HTML5, in parte scoraggiati dai ritardi di Adobe nella consegna del loro software.
Flash 10.1 è quindi disponibile per Android 2.2, con un’ottimizzazione dell’uso della memoria che va fino al 50%, secondo Adobe. Di recente sono girati alcuni video mostrando la versione beta su Android, con prestazioni abbastanza scarse, bisogna dire. A breve dovremmo avere a disposizioni nuovi video che ci permettano di esaminare le prestazioni del nuovo Flash 10.1.
I toni di Adobe sono trionfalistici. Un punto in più nella guerra contro Apple e una chiara direzione segnata per il futuro della compagnia. Il general manager e vice presidente di Adobe David Wadhwani dichiara:
Siamo eccitati nel pensare che più di 3 milioni di designers e sviluppatori di Flash possano adesso liberare la propria creatività nel mondo degli smartphone, dei tablet, dei netbook, delle televisioni e ancora altri generi elettronici. (…) Il potere combinato di una ricca piattaforma tecnologica di punta con milioni di creativi appassionati avrà un impatto sul mondo come mai abbiamo immaginato.
I prossimi mesi saranno sicuramente ricchi di confronti fra piattaforme e discussioni sul nuovo Flash 10.1 Mobile. Anche se dubitiamo che Steve Jobs cambi idea rapidamente sulla politica di sviluppo di Adobe, sicuramente questo evento marcherà i rapporti futuri fra le due corporazioni.