[blogo-video id=”197766″ title=”Aipoly” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/ewf3uiSA-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”232275″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTk3NzY2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL21lbGFibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzE5Nzc2Ni8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTk3NzY2e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xOTc3NjYgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xOTc3NjYgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Aipoly è un’app che guarda (e racconta) il mondo a non e ipo-vedenti. Grazie alla fotocamera integrata in iPhone all’intelligenza artificiale.
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Immaginate un’applicazione talmente sofisticata da riconoscere qualunque oggetto puntiate con la fotocamera di iPhone, e di annunciarlo nella vostra lingua. È un piccolo miracolo high-tech, e funziona davvero. Si chiama Aipoly ed è un’app che trasforma l’iPhone negli occhi di chi non può vedere.
Identifica oggetti quotidiani (tazze, piatti, posate, lavandino, lavapiatti), azioni umane (corsa in bicicletta, auto che passa, uomo che passeggia), cibi (pizza, spaghetti, tipi di frutta, gelato), prodotti industriali (Pesi, Coca Cola, Snikers), volti, animali, piante e può essere istruito attraverso SDK a riconoscere oggetti specifici.
A differenza di altre app simili, Aipoly non ha bisogno di una connessione ad Internet: l’elaborazione avviene tutta in locale su iPhone. Ciò consente di risparmiare dati in mobilitò, garantisce maggiore velocità d’esecuzione e in più preserva la privacy.
Non è ancora perfetta, ma dai nostri test possiamo dire che nella stragrande maggioranza dei casi (70-80%) fa esattamente quanto promesso. Il che di per sé è già un risultato entusiasmante.
L’app è gratuita ma richiede 5€ al mese di abbonamento per l’uso completo; potete provarla voi stessi scaricandola da questa pagina dell’App Store. Qui invece trovate la pagina ufficiale del progetto.