Stando a quanto riportato dal Washington Post, negli Stati Uniti alcuni dipendenti degli Apple Store sparsi per il paese si starebbero segretamente organizzando per dare vita ad un sindacato. L’obiettivo, secondo fonti che si dichiarano vicine alla questione, sarebbe quello di ottenere un aumento di paga da Apple, soprattutto dopo che l’azienda di Cupertino ha superato i 3 mila miliardi di capitalizzazione.
Dal report della testata statunitense si apprende che chi lavora in un negozio fisico del gigante californiano guadagna dai 15 ai 30 dollari all’ora e riceve azioni Apple. Un aspetto che potrebbe destare qualche preoccupazione riguarda l’utilizzo da parte dei dipendenti pro-sindacato di piattaforme di messaggistica crittografate e/o di dispositivi Android per comunicare tra loro.
Perché questa insolita scelta? Per evitare di essere sorvegliati dal “datore di lavoro”:
Non vogliono essere scoperti, quindi i dipendenti si sono incontrati in segreto e hanno iniziato a comunicare tra loro mediante messaggi crittografati, a volte anche utilizzando dispositivi Android (il sistema operativo rivale di iOS di Apple). Tutto questo per evitare che Apple ficchi il naso in questa situazione.
La situazione è in costante evoluzione ma sembra che i lavoratori di due Apple Store US si stiano preparando a presentare tutta la documentazione necessaria al National Labor Relations Board (NLRB), l’ente che supervisiona le elezioni dei rappresentati sindacali e che si oppone alle pratiche di lavoro sleali (Unfair Labor Practice, ULB).
Ma se i dipendenti Apple scelgono Android per comunicare in gran segreto, chi oggi ha un iPhone tra le mani dovrebbe dunque temere per la propria privacy? No, Apple non spia i suoi utenti e dai suoi dipendenti pro-sindacato non è stata avanzata alcuna accusa specifica.