[blogo-video id=”191000″ title=”Google Duo – L’Anti-FaceTime” content=”” provider=”jwplayer” image_url=”https://media.melablog.it/8/818/njarfjwl-jpg.png” thumb_maxres=”0″ url=”http://bvideo.blogo.it/players/NjaRFjwl-PIo1wpnV.js” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTkxMDAwJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2J2aWRlby5ibG9nby5pdC9wbGF5ZXJzL05qYVJGandsLVBJbzF3cG5WLmpzIj48L3NjcmlwdD48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE5MTAwMHtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTkxMDAwIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTkxMDAwIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Alla conferenza Google I/O 2016, Mountain View ha presentato due nuovi prodotti che intendono fare le scarpe a FaceTime e iMessage. Si chiamano Allo e Duo, e sono un po’ meglio (ma anche un po’ peggio) degli omologhi Apple. Ecco perché.
[related layout=”big” permalink=”http://www.downloadblog.it/post/153430/google-annuncia-allo-e-duo”]Google, con un po’ di ritardo rispetto alla concorrenza, ha presentato oggi la propria versione di FaceTime e iMessage di Apple, le due app che permettono rispettivamente di effettuare chiamate e videochiamate e di inviare messaggi.[/related]
Allo vs. iMessage
[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/185788/babyface-e-sija-le-foche-che-parlano-su-facetime-ogni-giorno”]FaceTime consente di comunicare coi propri cari con la semplicità di un comando vocale e la qualità del protocollo HD implementato da Apple. E può aiutare a tenere in piedi una relazione a distanza, anche quando gli amanti sono due foche.[/related]
Allo è una piattaforma di comunicazione con un motore di intelligenza artificiale chiamato Google Assistant, in grado di contestualizzare le conversazioni, integrare le nostre risposte con Emoji e sticker animati, oppure suggerire responsi senza mai lasciare la conversazione. Anch’essa, come iMessage, fornisce crittografia end-to-end, ma vanta anche la modalità Incognito e il supporto ai file multimediali, e in più è capace di mostrare impegni, trovare foto pertinenti, prenotare ristoranti e così via, il tutto in linguaggio naturale.
Fa molto più che iMessage, ma al contempo non è integrato come iMessage. Al netto di rivoluzioni importanti in iOS (che prima o poi arriveranno, secondo noi) non potrete chiedere a Siri di inviare un messaggio su Allo ad un amico. E questo fa molta differenza: vedremo se l’intelligenza artificiale basterà a convincere gli utenti ad installarsi l’ennesima app di messaggistica.
Duo vs. FaceTime
Duo è una piattaforma di videoconferenza tipo Skype e centomila altri servizi analoghi, ma con alcune differenze. Esattamente come iMessage, non richiede un’iscrizione a parte: funziona col proprio numero di telefono, e in più la conversazione è crittografata, il che significa che nessuno può ascoltarla; inoltre, supporta WebRTC e QUIC che rendono il flusso video più stabile.
Duo può passare da 3G a rete WiFi senza soluzione di continuità proprio come FaceTime, ma ha anche una funzione ficherrima chiamata Knok Knock che mostra il video del chiamante prima di rispondere.
Pro: Duo sarà crossplatfrom e funzionerà su tutti i dispositivi mobili. Contro: come Allo, non potrà godere del privilegio dell’integrazione con Siri e gli altri servizi Apple. E non sappiamo voi, ma qui “Hey Siri, effettua una chiamata FaceTime con Tizio e Caio” è un comando che impartiamo svariate volte al giorno, e questo spiega per quale ragione nutriamo qualche dubbio sul successo del prodotto. Ma ammettiamo che la funzionalità Knock Knock è davvero interessante…