La leggenda narra che l’utente medio iPhone possieda almeno un iPhone (e magari un paio di vecchie generazioni nel cassetto), un iPad (il vecchio modello è passato al figlio o alla mamma), un Mac (fisso, portatile o entrambi, perché no?) e in più qualche altro accessorio tipo Airport Express, Time Capsule, dock, cavetti e per finire una bella Apple TV in salotto. Non abbiamo dubbi che molti dei lettori di Melablog si rispecchieranno nel quadretto, ma la realtà dell’utente medio è lontanissima da questa immagine. Lo ha rivelato uno studio recente di Consumer Intelligence Research Partners (CIRP).
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Non è propriamente vero che Apple riesca a vendere più prodotti a chi già ne possiede uno; in realtà, i numeri di CIRP svelano che l’utente medio possiede molti meno gingilli con la mela di quanto non ci saremmo aspettati.
Innanzitutto, possedere un dispositivo Apple non rende più probabile che se ne possieda altri; il che, in altre parole, smonta un po’ la faccenda del cosiddetto Halo Effect, cioè il fenomeno per cui gli utenti soddisfatti dell’esperienza utente con un dispositivo mobile di Cupertino poi tenderanno a comprare anche computer e altri prodotti monomarca.
Per esempio, solo il 60% degli utenti che possiedono un iPad e un Mac hanno anche un iPhone. E meno della metà di quanti possiedono un iPhone e un Mac hanno anche un iPad; infine solo un quarto di quelli che hanno iPhone e iPad poi comprano un Mac.
È vero che gli acquirenti di iPad e Mac hanno una probabilità doppia di possedere un iPhone rispetto ad uno smartphone Android, ma tra gli acquirenti di iPhone e Mac, neppure la metà possiede un iPad, e di questi un quarto ha anche un tablet Android o un Kindle Fire. E sia gli utenti iPhone che quelli iPad hanno maggiore probabilità di possedere un PC Windows che un Mac.
Forse dipende dalle politiche commerciali, o forse dipenderà dalle lacune di iOS 7 (che in parte verranno colmate con iOS 8), tipo l’assenza di supporto al multitasking multi-finestra, l’accesso nativo al file-system, il supporto al mouse, l’espandibilità data da USB e SD, e così via. O forse, dipenderà dal fatto che all’utente medio importa poco dell’interoperabilità a livello di ecosistema. Fatto sta che, sui 3.800 intervistati che hanno acquistato almeno un iPhone, un iPad o un Mac da luglio 2012 a marzo 2014, Apple non ha fatto presa come avrebbe voluto e potuto.
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D’altro canto, spiega CIRP, questo significa anche che la mela ha ampio margine di crescita, se solo riuscirà a capitalizzare la propria diffusione. Ecco perché, in quest’ottica, la crescente convergenza tra iOS e OS X ha sempre più senso. Qui di seguito, trovate una Gallery con tutti qualche dato. Buona lettura.