È praticamente certo che Apple stia mettendo a punto un paio di visori AR/VR capaci di fondere Realtà Virtuale e Realtà Aumentata a suon di display 16K, sensori LiDAR e frotte di telecamere. Permetteranno di trasformare il mondo attorno a noi in una realtà ibrida virtuale/reale in cui qualunque superficie è Touch. E potrebbero fare le scarpe a Facebook, e rendere il suo Meta un buco nell’acqua.
Apple Glasses servirà per gaming, multimedia e comunicazioni, ma introdurrà modi di fruire dei servizi. E fermo restando che nessuno ha la sfera di cristallo, qualcosa possiamo anticiparla e la sensazione è che Apple abbia già in mano tutto il necessario per rivoluzionare le videochiamate con avatar che ci sostituiranno durante le call di lavoro. Apple, e non Meta.
Il cuore di Apple Glasses sarà realityOS, un sistema operativo derivato da iOS o macOS e dotato di App Store da cui scaricare applicazioni aggiuntive sulla falsa riga di quanto facciamo già su Apple Watch, iPhone e iPad, Apple TV o Mac.
E non parliamo di robetta amatoriale, ma di applicazioni native pensate, sviluppate e pubblicate proprio per realityOS, e sviluppate con un ambiente software ad hoc, con tanto di Simulatore. E al centro di tutto ci sarà l’utente, o per meglio dire la sua versione digitale, il suo Memoji. Scrive Gurman:
“Immagino una versione della realtà virtuale du FaceTime dove puoi essere in conferenza con dozzine di persone. Invece di vedere i loro volti reali, tuttavia, vedrai le loro versioni 3D (Memoji). Immagino che il visore sarà in grado di determinare le espressioni facciali di una persona in tempo reale, rendendo l’esperienza molto realistica. Propenderei anche per un uso massiccio di SharePlay, nel nuovo realityOS, che consentirà a diversi utenti di sperimentare musica, film e giochi tutti assieme.”
I Memoji sono stato introdotti nel 2018 con iOS 12, mentre SharePlay è molto più recente e risale a iOS 15.1 nel 2021. A cui si aggiungono le altre tessere del mosaico: ARKit, le indicazioni AR nelle Mappe Apple, l’Audio Spaziale, il tracciamento della posizione della testa di AirPods, gli scanner LiDAR senza contare le tonnellate di brevetti. Basta seguire la scia di briciole, e tutto punta senza ombra di dubbio verso un’unica direzione: Apple Glasses.