A quanto pare, mentre Apple macina numeri da capogiro, Amazon tenta di irretire gli sviluppatori iOS e convincerli a creare dei porting delle proprie applicazioni per piattaforma Kindle, soprattutto quelle didattiche. La guerra degli e-reader contro i tablet passa tutta dalle app.
A svelare per primo i retroscena è Henri Hansen, lo sviluppatore dietro Atomium, una tavola periodica digitale per iPhone ed iPad con tutte le informazioni necessarie per passare il compito di chimica e anche di più. A quanto pare, sarebbe stato contattato via mail da Amazon col preciso scopo di ottenere un porting della sua app su piattaforma Kindle, cosa che tuttavia non è affatto scontata.
Anche solo a livello di impatto visivo, un’app per iOS garantisce colori vividi, movimento e multi-touch. Il Kindle, dal canto suo, è basato sulla tecnologia e-ink che fornisce una durata della batteria praticamente eterna (se paragonata ai tablet general-purpose) e un’esperienza di lettura sensibilmente meno stancante. Il fatto è che se ne usufruisce esclusivamente in bianco e nero, e questo spiega la propensione di Amazon verso il settore delle app educational: solo in quel frangente possiede un po’ di trazione, per il resto il Kindle resta sostanzialmente inadeguato alla fruizione dei contenuti multimediali.
Una mossa che non sorprende affatto ma che rischia di non avere un grosso seguito. Cortesie del genere le aveva espresse anche Microsoft tempo addietro – e a Redmond hanno tutte le risorse per convincere gli sviluppatori– eppure sembra che elogi e incentivi non siano bastati. E altrettanto aveva tentato Google, anche se con una particolare predilezione per i titoli best-seller, ma anche in questo caso tutto si è risolto in un nulla o poco di fatto. Chissà se Amazon non avrà più fortuna.