E’ nota a tutti la propensione di Steve Jobs a rispondere direttamente alle mail degli utenti, pur se con messaggi minimalisti che somigliano a oracoli. A quanto pare, anche Tim Cook -il nuovo CEO di Apple- sembra coltivare questo hobby anche se è difficile stabilire se si tratta di una abitudine consolidata oppure di un retaggio destinato a scemare. Di sicuro, c’è che il marketing di Apple studia le mail indirizzate a Jobs con estrema cura.
Più che su questioni tecniche, Cook è stato contattato in questi giorni per gli “in bocca al lupo” di rito e le congratulazioni per la nuova posizione. Un utente, per esempio, ha ricevuto dei ringraziamenti per aver utilizzato un Mac in Iraq al fine di restare in contatto coi suoi; un altro invece si è visto rispondere col –famoso negli USA– grido di guerra “War Eagle” dell’Università di Auburn. In ogni caso, è difficile dire se il trend avrà un seguito, perché tutto dipende dalle personali inclinazioni del nuovo arrivato, ma una cosa è importante sottolinearla: pare proprio che i messaggi indirizzati ai personaggi di spicco della mela siano tenuti in gran conto all’interno del Campus.
Ricorderete certamente i problemi che hanno flagellato Mobile Me a metà del 2008; una incredibile serie di malfunzionamenti e bug che ha reso impossibile la vita digitale di un sacco di utenti paganti e che è andata avanti per qualche mese. Ebbene, tutte le 242 mail di lamentele giunte all’indirizzo di Jobs sono state monitorate e catalogate, e infine compresse nella slide che vedete qui sopra. Qualcuno avanza l’ipotesi che Jobs, nonostante i cambiamenti degli ultimi giorni, possa ancora rispondere agli utenti ma ciò appare quanto meno inappropriato, per non dire indelicato nei confronti di Cook. Tempo al tempo.