Google ha recentissimamente aggiornato il proprio servizio di vendita musicale online con una nuova feature in grado di scovare le canzoni dell’utente già presenti sul catalogo Google Play, e di renderne superfluo l’upload sul Cloud. In pratica, stiamo parlando di un anti-iTunes Match.
La feature non è una novità assoluta, poiché è nel Vecchio Continente è disponibile già dal mese scorso. Ora però è stata lanciata in pompa magna anche negli USA, con un breve comunicato ad hoc che -nella nostra lingua- recita:
Siete in viaggio per le feste e volete essere certi che la vostra musica vi segua? Caricate fino a 20.000 canzoni della vostra raccolta musicale su Google Play e ascoltatela in streaming sui vostri dispositivi Android e sul vostro computer, ovunque vi troviate.
La nostra funzione di riconoscimento delle tracce consente ora di replicare la vostra raccolta di brani su Google Play molto più velocemente. Effettueremo una scansione della libreria e la ricostruiremo rapidamente nel cloud, completamente gratis. E poi, vi invieremo la musica in streaming con una qualità fino a 320 kbps.
Ed è nella gratuità del servizio che sta la vera differenza rispetto alle controparti di Apple o di Amazon, entrambe commercializzate al costo di 24.99$/€ l’anno. Il Cloud Player di Amazon per iOS, infatti, è stato lanciato nel nostro paese giusto lo scorso ottobre, con una gran quantità di funzionalità e opzioni. E a prescindere dalle preferenze personali, si tratta in ogni caso di una bella alternativa all’upload di Giga e Giga di canzoni, soprattutto con le ADSL nostrane.