A breve distanza dal lancio, Google Maps per iOS è stato scaricato da App Store non meno di 10 milioni di volte in appena 2 giorni. Un successo dovuto ad una duplica combinazione di concause: da una parte la scarsa qualità della cartografia di Cupertino e dall’altra la quantità insperata di feature impacchettate nell’applicazione. Talmente tante che tutti, da Mountain View a Mossberg, ne cantano le lodi.
Da principio, a gran sorpresa, è stata Google stessa ad ammettere che la sua app per iOS è più completa e curata di quella Android; lo aveva rivelato David Pogue con un bello scoop sulle colonne del New York Times. Ora, anche Walt Mossberg del Wall Street Journal ci mette del suo:
La notizia principale, qui, è che la nuova versione per iPhone di Google Maps non è soltanto migliore delle mappe Apple. Per ora, quanto meno, Google Maps su iPhone è superiore nella maggior parte delle funzioni all’equivalente Android. È stato riprogettato per avere un’interfaccia utente più semplice e pulita che rende facile la navigazione. I portavoce di Google dicono che la necessità di costruire dalle fondamenta una versione per iPhone è stata colta come un’occasione per ripensare la popolare app dalle fondamenta.
A questo punto, è praticamente scontato che la versione Android subirà presto un re-design altrettanto integrale, ma questo è il meno. Ciò che sorprende dell’intera vicenda è che l’abbandono dei servizi di Google sia stato esasperato ed accelerato proprio dalla stagnazione della variante iOS rispetto a quella Android; il che equivale a dire che se a Mountain View si fossero dati una mossa prima, magari, ci saremmo evitati tutto questo trambusto.