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Alla conferenza Google I/O di San Francisco dedicata agli sviluppatori, Google ha annunciato Android Auto, l’omologo di Apple CarPlay secondo Mountain View. Esattamente come il sistema di infotainment con la mela, infatti, Android Auto è in grado di interfacciarsi coi dispositivi Android del mercato e portare sullo schermo di bordo musica, film, indicazioni stradali e molto altro.
Il sistema messo a punto da Google funziona in modo non dissimile dall’equivalente di Cupertino; innanzitutto, è completamente basato sui comandi vocali di Google Now, esattamente come l’accoppiata Siri-CarPlay. Inoltre, poiché funziona solo in abbinamento con un gingillo mobile Android, questa tecnologia è context aware (in soldoni, mette davanti all’utente le app che gli servono di volta in volta) e fornisce un’esperienza altamente personalizzata.
L’integrazione con Google Maps è profonda e pervasiva, e fornisce accesso a tutte le feature che ci aspetteremmo: ricerche locali, suggerimenti ritagliati su misura, informazioni in tempo reale sul traffico e navigazione turn-ny-turn; la musica è offerta da partner di prestigio quali MLB at Bat, Pandora, Spotify, Songza, Stitcher, iHeart Radio e molti altri, ma l’aspetto sorprendente è un altro. Durante la demo, prima di impostare la navigazione verso il DeYoung Museum di San Francisco, l’ingegnere Google ha chiesto ad Android Auto fino a che ora fosse aperto. Poi, ha anche composto e inviato un SMS attraverso i comandi vocali.
Per dare respiro al proprio progetto, Google ha già portato a bordo della Open Automotive Alliance oltre 40 nuovi partner, tutti impegnati a incastonare sulle proprie vetture “una tecnologia per le auto più sicura, integrata e intuitiva, destinata a chiunque.” Per il momento, Android Auto sarà presente su 25 marchi contro i 20 di Cupertino, e comincerà ad affacciarsi sul mercato già prima della fine dell’anno, grazie al SDK in arrivo nelle prossime settimane.
Ci vorrà del tempo per decretare quale -tra Android Auto e CarPlay- sia la tecnologia più potente, ma c’è da dire che Google ha dalla sua il miglior motore di ricerca al mondo e pure alcune tra le mappe più complete; nonostante sia partita prima, insomma, Apple ha meno partner commerciali e potrebbe trovarsi presto in difficoltà. Complessivamente, Android Auto sembra un buon prodotto: vedremo se la risposta di Apple si farà attendere o giungerà magari con iOS 8.
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