Quando si parla di Android e iOS sono tanti i luoghi comuni da entrambe le parti: come spesso accade, i due sistemi operativi mobile offrono pregi e difetti ai loro utilizzatori, per i quali si tratta alla fine di scegliere tra due diversi ecosistemi contraddistinti da filosofie ed elementi diversi.
Su alcune cose, però, possiamo dire che Android fa le cose meglio di iOS. Un esempio su tutti? Il modo in cui il file system gestisce il salvataggio delle immagini: foto scattate con la fotocamera, immagini scaricate dalle applicazioni o dal web e screenshot finiscono tutte in luoghi separati, permettendo una rapida consultazione laddove iOS fa invece una maggiore confusione.
In secondo luogo, troviamo gli innegabili benefici dati dalla possibilità di usare un qualsiasi cavo mini-USB per caricare il telefono o collegarlo al computer: avete lasciato a casa il cavetto del vostro smartphone? Basterà cercare in giro per l’ufficio un altro simile per risolvere il problema, invece di disperarvi perché avete lasciato il cavetto Lightning di Apple e non sapete come fare.
Un altro pregio di Android rispetto ad iOS è quello di mostrare tutte le notifiche sulla barra superiore. Nel caso in cui non si abbia modo di controllare subito cosa è che ha fatto vibrare il nostro dispositivo, con una rapida occhiata sarà successivamente possibile controllare se c’è effettivamente qualcosa d’importante in ballo, invece di andare a scoprirlo perdendo un tempo maggiore.
Se iOS lega indissolubilmente la musica e le app all’uso di iTunes, ad Android non interessa da dove arrivano la nostra musica e le nostre applicazioni: è possibile caricare file direttamente, così come Google Play dà la facoltà d’installare software anche da browser, senza obbligare l’utente ad avere un tool come quello di Apple installato sul proprio computer.
Concludiamo con le immancabili mappe: a distanza di mesi e mesi, quelle Apple sono ancora imparagonabili a Google Maps. Nonostante quest’ultima app sia disponibile anche per iOS, l’evidente ostruzionismo dell’azienda di Cupertino nei confronti dell’ecosistema Google e l’integrazione delle mappe in Android non possono che far pendere l’ago della bilancia a favore di quest’ultimo sistema.