Secondo Reuters, l’Antitrust UE sembra incline a voler accettare l’accordo extragiudiziale di Apple e altri quattro editori per mettere definitivamente un freno alle accuse di collusione sul prezzo degli eBook; è la fine ufficiale della clausola “most favored nation” e del cosiddetto Modello Agenzia.
Tutto è cominciato con un’ammonizione da parte dell’Antitrust statunitense sul prezzo degli eBook praticato da Apple e altri importanti editori che aveva lo scopo dichiarato di ottenere rialzi artificiosi nei prezzi del mercato degli eBook; e c’era persino un video in circolazione sul Web che incastrava Steve Jobs mentre spiegava a Walt Mossberg la tecnica adottata. Ben presto, sono seguite nuove pesanti accuse del Dipartimento di Giustizia, giustificazioni poco credibili e da ultimo l’interessamento del Parlamento Europeo.
Il Modello Agenzia proibiva sottobanco ai partner di vendere altrove e a minor prezzo i medesimi titoli presenti su iBookstore; la Clausola della nazione preferita invece impediva agli editori di vendere eBook a prezzo ribassato attraverso i negozi della concorrenza come Amazon o Barnes & Noble. Una politica abbandonata subito negli USA e ora ufficialmente bandita dal globo terracqueo, a diretto vantaggio del player più importante, vale a dire Amazon:
Apple, Simon & Schuster, News Corp unit HarperCollins, Hachette Livre di Lagardere SCA e Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck, il proprietario della tedesca Macmillan, hanno formulato una proposta alla Commissione Europea a settembre.
Tale mossa è giunta dopo che l’Authority per l’Antitrust UE ha aperto un fascicolo sul modello di prezzo degli eBook praticato dalle società, criticate per impedire ad Amazon ed altri rivenditori di battere Apple sui prezzi.
E pare anche che l’accordo sia praticamente in dirittura d’arrivo:
Le autorità UE stanno per chiudere il fascicolo antitrust aperto per via dei prezzi degli eBook, accettando l’offerta di Apple e degli altri quattro editori volta ad allentare le restrizioni sui prezzi praticati da Amazon, due fonti hanno spiegato martedì.
Quel che è certo, dunque, è che presto quel curioso fenomeno di livellamento dei prezzi degli eBook subirà una battuta d’arresto, e Amazon -ma anche altri- saranno liberi di formulare offerte più convenienti per il pubblico. Ciò, manco a dirlo, sta provocando una crescente preoccupazione negli editori, quelli che sui tomi virtuali hanno temporeggiato fino ad oggi; il pericolo, infatti, è di consegnare al colosso dell’e-commerce l’intero mercato, chiavi in mano.