Un’app gratuita sull’App Store, creata dal gruppo religioso Exodus International, condanna l’omosessualità e offre un aiuto “alle persone e alle famiglie colpite”. È sorprendente che quest’applicazione sia passata inosservata al filtro di Apple, guadagnandosi un voto di “4”, che nella scala di Apple corrisponde a un’applicazione senza contenuti opinabili.
La reazione dei gruppi gay è subito stata vibrante ed Apple si è trovata nel centro del mirino. Sul portale Truthwinsout.com è stata aperta una raccolta firme per bloccare la distribuzione di quest’applicazione. Il direttore esecutivo di Truth Wins Out, Wayne Besen, incalza:
Se Apple non risponde, prenderemo le misure necessarie affinché Apple incontri le vittime dei ministri di culti ‘ex-gay’ e di associazioni omofobiche e apprenda come le loro vite sono state distrutte. È sbalorditivo che Apple permetta un’app di un’organizzazione che promuove esorcismi gay, demonizzi persone di collettivi LGBT e che sia rigettata da qualsiasi associazione rispettata di psicologia in America. Non vi sono contenuti opinabili? Noi crediamo di si. Il messaggio di ‘Exodus’ è odioso ed intollerabile. – Wayne Besen (traduzione libera)
Risponde all’accusa di istigazione all’odio Jeff Buchanan, appartenente alla chiesa di Exodus International. Secondo Buchanan, “sulla piattaforma di Apple vi sono già altre applicazioni di altre religioni”. Questo farebbe di Apple un arbitro nelle questioni inter-religiose?
App Store ha una policy di accettazione delle app abbastanza ben definita. In passato era già accaduto che venissero rifiutate app dal contenuto diffamatorio, come nel caso di Ari David, un candidato repubblicano che aveva sottoposto all’App Store un’app giudicata xenofoba sull’App Store. In questo caso, se l’app di Exodus è filtrata attraverso le maglie dei revisori dello Store, sicuramente la sua presenza online non è passata inosservata al pubblico.
Aggiornamento: L’applicazione Exodus International è stata ritirata dallo Store di Apple. Ce lo comunica PC Mag che sottolinea quanto la pressione del pubblico è stata decisiva in questo caso. Una petizione promossa da Change.org ha raccolto 150 mila firme in pochissimo tempo ed ha attirato l’attenzione dell’App Store sull’argomento.
Un portavoce di Apple ha dichiarato, riguardo a quanto avvenuto con l’app del gruppo religioso basato in Florida: “Abbiamo rimosso l’app exodus international dall’App Store perché viola le nostre linee guida per sviluppatori, offendendo un nutrito gruppo di persone.”
Avrebbe reagito così prontamente l’App Store senza la forte pressione da parte del pubblico? Il problema dell’ambiguità di Apple rispetto alle app offensive presenti sull’App Store deriva dal fatto che la compagnia non ha una politica coerente sui tipi di contenuti accettati nei suoi Store online, ci fa notare Nicole Martinelli di Cult of Mac.