Con una mail inviata agli sviluppatori nelle scorse settimane, Apple ha dato il via ad una revisione del sistema di prezzi sull’iTunes Store. In tutti i paesi dell’area Euro -ma anche in Norvegia, UK, Russia e Canada- si sono registrati aumenti generalizzati, e il risultato più eclatante è stata l’introduzione di un nuovo taglio per le app da 99 centesimi.
Diciamolo subito. I 99 centesimi non costituiscono il prezzo minimo obbligatorio delle app a pagamento; in linea puramente teorica, gli sviluppatori possono decidere di restare ai soliti 89 centesimi, ma molti si sono già adeguati e l’impressione è che presto lo faranno un po’ tutti.
La decisione è nata sulla scia delle fluttuazioni valutarie che stanno caratterizzando i nostri tempi, ed è parecchio diffusa. Le app che negli Stati Uniti costano 99 centesimi di dollari ora passano da 0,69 a 0,79 sterline in UK, da 0,89 a 0,99€ nei paesi UE e da 0,99 a 1,19 dollari canadesi in Canada. Stessa storia per rublo e corona danese.
Restando in tema, Apple ha dato una ritoccatina anche ai prezzi dei suoi prodotti in Brasile, con aumenti medi del 10%. Una bella batosta, per un paese che già ora gode dei prezzi più cari al mondo sui prodotti con la mela a causa dei dazi d’importazione. Un iPhone 5s da 16GB, per dire, ora costa la bellezza di 2.500 R$ (800€) contro i 2.200 precedenti (705€); un iPhone 6 Plus, invece, è passato da 4.700 R$ (1.500€) dai 4.400 precedenti (1.411€).
A questo occorre aggiungere che Apple ha aumentato di recente anche i prezzi per accedere al programma sviluppatori iOS, passato a 99€ dai precedenti 80€. Tempi duri per chi non compra in dollari.