Ora che le linee guida su App Store si sono ammorbidite, uno dei primi effetti cui assistiamo con piacere è la comparsa di app che in precedenza erano state sospese a tempo indeterminato o addirittura bocciate. E così, dopo 14 mesi di attesa nel limbo delle approvazioni, Google Voice cessa di essere una applicazione da jailbreak e rientra nel bazar del software con la mela.
Stanno tornando uno a uno. Parliamo dei desaparecidos di App Store. Se nelle scorse ore è toccato all’dell’emulatore di C64 (cassato illo tempore poiché integrava un compilatore BASIC), è ora la volta di Google Voice, il servizio del colosso di Mountain View epurato perché poteva confondere gli utenti, e che aveva portato all’apertura di un fascicolo presso la FCC.
Tutta acqua passata. Dopo aver già fatto capolino su BlackBerry ed Android l’app targata Google è stata finalmente sdoganata anche per il resto di noi: sia GV Mobile+ che GV Connect sono già online e in versione aggiornata, al costo di 2,99 dollari la prima (non è disponibile nell’App Store nostrano) e di 2,29 euro la seconda.
Google Voice è il noto servizio di telefonia che consente con estrema semplicità di trasferire chiamate ed SMS da un numero virtuale ad apparecchi telefonici reali, fissi e mobili contemporaneamente, ereditato dall’acquisizione di GrandCentral avvenuta da parte di Google nel 2007.