Nel tentativo di affrancarsi dalla dipendenza da Samsung per la componentistica interna, Apple sta cercando nuovi partner nella terra del Sol Levante per la produzione di memorie NAND e DRAM. E viste le grane legali tra Cupertino e la società coreana, la cosa non sorprende neppure più di tanto.
Il rapporto tribolato tra Samsung e la mela è da tempo funestato dalle accuse di violazione di brevetto e del copyright in decine di paesi del mondo; si tratta di una situazione estremamente delicata e che rischia di avere conseguenze di ampio respiro. Motivo per cui, gli strateghi di Cupertino hanno iniziato a guardarsi attorno già parecchio tempo fa, col preciso scopo di trovare altri contractor cui affidare la produzione del processore Apple A6 che dovrebbe fare il suo debutto con iPad 3.
Secondo Digitimes, tuttavia, sarebbero in corso estenuanti ricerche anche per quanto riguarda le memorie allo stato solido e la RAM, con una particolare predilezione nei confronti di Toshiba e Elpida Memory. Una mossa più che giustificata, soprattutto se -come si sussurra nell’ambiente- Samsung ha in cantiere un contrattacco legale alla polvere pirica da sfoderare in seguito all’uscita di iPhone 5, prevista tra un paio di settimane.
Il problema è che, nonostante gli sforzi della mela, per il momento la coreana resta uno dei blasoni della componentistica: a livello mondiale si accaparra un terzo delle commesse di memorie NAND, mentre contemporaneamente detiene il 40% del mercato delle DRAM. E coi recenti ammodernamenti apportati alla catena di produzione che permetteranno di abbassare ulteriormente i costi, le prospettive di crescita restano in attivo.