[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/184656/tim-cook-alla-bocconi-per-linaugurazione-dellanno-accademico”][/related]Apple pagherà 318 milioni di euro al Fisco italiano. Si conclude così l’indagine dell’Agenzia delle entrate, attraverso la quale si è accertata la differenza tra le vendite realmente effettuate nel nostro Paese (più di un miliardo di euro tra 2008 e 2013) e i ricavi dichiarati, pari a circa 30 milioni di euro. L’accordo arriva dopo una richiesta iniziale di 880 milioni di euro da parte del Fisco, per l’Ires non pagata nei cinque anni sopra riportati.
Il modo in cui Apple operava in Italia è ormai noto: all’apparenza la società locale era la Apple Italia srl, presentata come consulente della Apples Sales International con sede in Irlanda: alla prima venivano riconosciuti solo i ricavi relativi ai costi di gestione, portando il resto del miliardo di euro in Irlanda dove Apple pagava tasse con aliquote stracciate, grazie agli accordi col governo locale.
Pochi giorni fa, sull’argomento tasse era tornato il CEO Tim Cook, rivolgendo le seguenti parole al sistema di tassazione americano:
“Siamo l’azienda che paga di più in questo paese di chiunque altro. […] Le regole fiscali sono state create per l’era industriale, non per quella digitale. E questo è un male per l’America. Dovevano essere riviste molti anni fa.”
Tornando invece all’accordo tra Apple e il Fisco italiano, la società di Cupertino non è l’unica a essere presa di mira: per Google si parla infatti di una presunta evasione da quasi un miliardo di euro, con trattative attualmente in corso per chiudere la pendenza con un pagamento di circa 150 milioni di euro.
Via | Corriere.it | Repubblica.it