Apple ha acquisito SnappyLabs, una startup informatica costituita da un solo sviluppatore -John Papandriopoulos- cui dobbiamo l’app chiamata SnappyCam e che consente di effettuare scatti continui su iPhone. Come da copione, l’applicazione è stata poi rimossa da App Store solo pochi giorni fa.
Secondo TechCrunch, che ha dato per primo la notizia, questo titolo faceva gola a parecchi altri blasoni dell’high-tech:
Le fonti affermano che la società sia stata acquisita da Apple, e che c’era anche un certo interesse da parte “dei soliti noti,” intendendo con questo gli altri giganti tecnologici. Non abbiamo dettagli sui termini dell’accordo, ma siamo in attesa di una risposta da Apple, che non ha ancora confermato l’acquisizione.
L’idea alla base di SnappyCam Pro, è di scattare fino a 3.600 foto al minuto con qualità media, così da poter salvare le immagini migliori e cancellare il resto; con qualità massima, si arriva invece a circa 120 immagini al minuto. Si tratta di un risultato eccezionale, migliore perfino della modalità burst integrata in iOS 7 (massimo 10 foto secondo, in alta qualità) e che dipende dalle tecniche con cui i JPG vengono compressi; grazie ad un ingegnoso redesign di questa tecnologia, John Papandriopoulos è riuscito a ottenere un numero di frame al secondo sensibilmente superiore alla concorrenza, e questo spiega l’interesse di Cupertino.
Al momento, tuttavia, manca la conferma ufficiale da parte della mela.