Un nuovo capitolo legale si apre per Apple, accusata di pubblicità ingannevole in relazione alle capacità della sua tecnologia di intelligenza artificiale. La denuncia, depositata a San Jose, California, potrebbe trasformarsi in una class action con risarcimenti milionari. I consumatori sostengono che le funzionalità promesse, descritte come “trasformative”, siano in realtà “limitate o inesistenti”.
La controversia non solo mette in discussione l’efficacia delle funzionalità di AI sui dispositivi Apple, ma solleva anche questioni etiche sulla trasparenza nella comunicazione delle capacità tecnologiche reali. Questo accade in un momento in cui il mercato della tecnologia vive un’escalation di aspettative e pressioni competitive.
Secondo fonti vicine all’azienda, Tim Cook avrebbe espresso dubbi sulla leadership di John Giannandrea, responsabile della divisione AI, evidenziando tensioni interne. Questa situazione potrebbe aggravare ulteriormente le difficoltà di Apple nel mantenere la fiducia dei consumatori e nel competere in un settore sempre più esigente.
Gli esperti prevedono che l’esito di questa causa potrebbe stabilire un precedente significativo, influenzando le future regolamentazioni sulla promozione di prodotti tecnologici basati sull’intelligenza artificiale. Nel frattempo, cresce il numero di consumatori pronti a unirsi alla causa, aumentando la pressione sull’azienda di Cupertino.