Il cambiamento era stato già annunciato lo scorso agosto, ma ora che la preoccupazione per la tutela della privacy su iOS è al suo massimo storico, Apple ha deciso di iniziare a prendere provvedimenti più pratici. Già da qualche giorno sta bocciando infatti tutte le app che accedono all’identificativo unico del dispositivo, il cosiddetto UDID; e già si sollevano le prime lamentele.
La scoperta che alcune app accedevano allegramente ai dati sensibili dell’utente senza avvertirlo ha causato una slavina di effetti indesiderati, a cominciare dalla lettera di intenti firmata da Apple e altre quattro grandi società high-tech, fino all’altra lettera, quella del senatore democratico inviata direttamente alla FTC.
Per questa ragione Apple ha deciso di mostrare il polso con una nuova stretta sulle approvazioni:
Questo è quanto ho sentito. Da questa settimana due dei 10 team di approvazione hanno iniziato a fare piazza pulita delle app che accedono all’UDID. La prossima settimana, i team saliranno a quattro, fin quando non inizieranno tutti a bloccare le app che ancora usano UDID.
Gli UDID vengono spesso utilizzati dai network pubblicitari per raggiungere in modo specifico certe tipologia d’utenza ed ecco perché, in questo clima di crescente allarme sulla questione della privacy personale, Apple ha preso una decisione tanto netta. Nonostante il largo anticipo fornito per adeguarsi alla novità, tuttavia, diversi sviluppatori starebbero “scapicollandosi” per evitare bocciature indesiderate. E dire che di tempo ce n’è stato più che a sufficienza.