L’idea alla base di un recente brevetto di Apple consiste nell’impostazione automatica dei parametri di sicurezza nei dispositivi mobili in base ai dati forniti dai sensori GPS e non solo. Un sistema così composto, tra l’atro, è anche in grado di stabilire se il dispositivo è in luogo abituale o altrove (per esempio nelle tasche di un ladro), in base alle informazioni contestuali.
Brevetti che ci cambieranno la vita: L’iPhone rubato chiamerà da sé la polizia
Questa tecnologia funziona conoscendo almeno i network WiFi e le torri BTS cui è agganciato abitualmente il dispositivo; e quando l’iPhone sa di essere a casa, per esempio, può tranquillamente disattivare il Touch ID per la comodità dell’utente:
Il livello di sicurezza e/o gli altri comportamenti del dispositivo, le configurazioni o le impostazioni di un dispositivo mobile possono essere modificate in base alla posizione del dispositivo stesso. Si può determinare la posizione del dispositivo analizzando diversi aspetti di localizzazione dei luoghi […]. In un processo di configurazione, il dispositivo mobile identifica alcuni aspetti di localizzazione e li usa per determinare il contesto di localizzazione associato ad una location.
Ma il processo può estendersi fino al punto di modificare la home screen e le app, per esempio, in base a quando siamo a casa o in ufficio; chi scrive, per dirne una, apprezzerebbe tanto la possibilità di dire a Siri qualcosa come: “ogni volta che esco di casa, disattiva automaticamente il WiFi e attiva il Bluetooth” e così via. E pare proprio che in futuro la cosa sarà finalmente fattibile.
Il brevetto in questione, ribattezzato Location-sensitive security levels and setting profiles based on detected location (‘Livelli di sicurezza sensibili alla geolocalizzazione e profili di impostazione basati sulla posizione’), è stato presentato a dicembre 2012 e pubblicato ieri 3 luglio 2014.