Apple fa coming out, e svela ufficialmente il proprio interesse per le tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning applicate al settore delle automobili.
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La National Highway Traffic Safety Administration, l’agenzia governativa statunitense del Dipartimento dei Trasporti che si occupa della sicurezza su strada, ha ricevuto una missiva in cui Apple chiede maggiori tutele e certezze anche per i nuovi entranti del mercato automobilistico, e non solo per i nomi storici. E così, si tradisce rivelando i propri piani:
Apple usa il machine learning per creare i suoi prodotti e rendere i servizi più intelligenti, intuitivi e personali. La società sta investendo pesantemente nello studio di di machine learning e automazione, ed è eccitata all’idea del potenziale dei sistemi automatizzati in molte aree, compresi i trasporti.
[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/190803/apple-icar-neppure-esiste-ma-tim-cook-e-jony-ive-sono-re-del-settore-auto”]Apple Car è poco più che un’indiscrezione, eppure il CEO di Apple Tim Cook e il Chief Design Officer Jonathan Ive sono già stati incoronati nella lista delle 10 figure più influenti dell’industria automobilistica.[/related]
Il fatto è che Apple, Google e le altre società high-tech non sono coperte dalle leggi che agevolano i marchi storici di automobili e così, perfino dei banali test di strada richiedono montagne di autorizzazioni, eccezioni e ceralacche.
Ma c’è di più. Apple spiega come crede che dovrebbe funzionare l’intero sistema di guida automatizzata federale, se e quando sarà normato e creato, pregando affinché ci sia condivisione dei dati rilevanti. In altre parole, la mela vorrebbe poter accedere (e condividere a sua volta) ai dati sugli incidenti avvenuti o sfiorati degli altri produttori, nel rispetto della privacy del cittadino, e con tutte le informazioni utili a ricostruire l’impatto e impedire che riaccada.
“Ci sono molte potenziali applicazioni per queste tecnologie, incluso il futuro dei trasporti,” ha rivelato un portavoce della società. “Ecco perché lavoriamo con l’ente di sicurezza trasporti per aiutare a definire le migliori pratiche per l’industria.”