[blogo-video id=”189656″ title=”40 anni di Apple in 40 secondi” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/wHzzbmfj-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”235137″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTg5NjU2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL21lbGFibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzE4OTY1Ni8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTg5NjU2e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xODk2NTYgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xODk2NTYgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Buon compleanno Apple. La società che ha dato i natali al Mac, e che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia mobile con iPhone e iPad compie 40 anni. Ed è in splendida forma.
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La storia di Apple inizia in un garage per mano di Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne il 1 aprile 1976, un giorno scelto non a caso: era quasi uno scherzo, una sfida contro il mondo. E quella sfida oggi è stata vinta.
Gli anni tribolati alla ricerca di un’identità, ad un passo dal fallimento, i flop come il Newton, la defenestrazione di Jobs, l’arrivo di John Sculley e i Mac concessi in licenza sembrano lontanissimi dalla Apple di oggi, che è verde e florida, attenta ai bisogni di chi lavora nelle fabbriche partner, che ha un’etica inclusiva pro-LGBT e che è molto meno di nicchia rispetto a un tempo.
La filosofia della mela è molto più che un astratto mantra aziendale; è arte, è eleganza, è usabilità, è ecosistema al servizio dell’utente. C’è una cura infinita nei dettagli dietro ogni scelta di design, e questo amore per il prodotto finale si ripercuote sull’esperienza d’uso: non a caso, gli utenti Apple sono tra i più fedeli del mercato.
Il primo Mac della storia era anche il primo computer mainstream dotato di un’interfaccia grafica e di un mouse. Le icone erano quelle -ora storiche- disegnate da Susan Kare, che in seguito ha lavorato per Microsoft, Facebook e altri pezzi grossi. I Mac sono sempre stati connessi tra loro, nascevano per la condivisione, e ben presto per essere su Internet, e non si sono mai posti il problema di abbandonare vecchie tecnologie quando i tempi lo richiedevano: quando il Mac del 1998 rinunciò al floppy drive, introdotto 14 anni prima, molti utenti insorsero, ma ben presto l’informatica diete ragione a Cupertino e pochi anni dopo i floppy sparirono dalla circolazione.
E tutto ha sempre un senso, come i famosi puntini di Jobs che si uniscono solo quando guardi il disegno dall’alto. Da OS X è derivato iOS, e dalle tecnologie del trackpad dei MacBook si sono evoluti il Touch Screen di iPhone prima e iPad dopo. E iTunes, che un tempo serviva solo per ascoltare la musica e acquisire i CD, si è trasformato prima in un hub digitale necessario a organizzare le informazioni e sincronizzarle sui vari dispositivi; per diventare oggi uno store completo, dove trovare app, musica, film, spettacoli e libri. Infine, l’incursione nel mondo degli orologi che sta devastando il mercato svizzero come vaticinava per scherzo –o forse no– Jonathan Ive è storia nota a tutti.
Gli ultimi 40 anni di storia sono stati complicati e ricchi di colpi di scena, ed è inevitabile domandarsi che altro succederà nei prossimi 40, quali altri prodotti rivoluzioneranno le nostre vite e quali tecnologie cambieranno per sempre la faccia dell’informatica consumer come la conosciamo. Forse sarà Apple Car, o forse chissà che altra diavoleria. O forse chissà, magari una minuscola startup che lavora nell’ombra e che nessuno conosce sta già sviluppando la prossima rivoluzione digitale che seppellirà Apple, Microsoft e Samsung, va’ a saperlo. È il bello della tecnologia, baby.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/127507/apple-celebra-lanniversario-del-macintosh-con-una-pagina-web-speciale”]A trent’anni dalla sua nascita la società responsabile dell’arrivo del Macintosh celebra il suo anniversario con una pagina web speciale. Con una timeline, video ed un sondaggio per gli utenti, viene raccontata la storia del Mac ed il suo impatto sul mondo.[/related]