Un tribunale del Texas ha condannato Apple a pagare circa 533 milioni di dollari, come risarcimento per la violazione di alcuni brevetti contestati dalla società Smartflash LLC. Le tecnologie in questione erano state usate dall’azienda di Cupertino all’interno di iTunes, senza permesso.
Confermando la tesi dell’accusa, la giuria ha così comminato il pagamento ad Apple, anche se ha rifiutato di riconoscere tutta la cifra chiesta da Smartflash, pari a 852 milioni di dollari. Nel dettaglio, i brevetti in questione erano legati al “data storage e gestione degli accessi attraverso sistemi di pagamento”: nello stesso procedimento, altre aziende avevano già patteggiato, lasciando Apple da sola nella lotta.
Secondo la società guidata da Tim Cook, i brevetti in questione non erano applicabili in termini di risarcimento al loro uso attraverso iPhone: una tesi che non ha convinto il tribunale, determinato a riconoscere a Smartflash le sue royalty.
Quest’ultima, comunque, non ha solo Apple nel mirino: secondo le voci di corridoio proprio adesso che il processo è concluso potrebbe esserne aperto un altro nei confronti di Samsung, accusata di aver usato gli stessi brevetti senza permesso.
Via | 9to5mac.com