“La nostra cultura di appartenenza non vacillerà mai.” Con queste parole, Tim Cook, CEO di Apple, ha ribadito il suo impegno verso i programmi di diversità, equità e inclusione (DEI) durante l’assemblea degli azionisti annuale, sfidando le pressioni esterne che chiedevano di abbandonare tali iniziative. Questo approccio differenzia Apple da altre grandi aziende tecnologiche come Meta e Google, che stanno invece ridimensionando programmi simili.
Nonostante le richieste del National Center for Public Policy Research, un think tank conservatore, il consiglio di amministrazione e gli investitori di Apple hanno respinto la proposta di eliminare i programmi DEI. Durante la sessione di domande e risposte, Tim Cook ha sottolineato che l’azienda non adotta quote per le assunzioni, ma punta a valorizzare i talenti con background diversi, elemento chiave per il successo dell’azienda.
L’assemblea ha anche respinto altre tre proposte: un report sull’acquisizione etica dei dati per l’IA, un’analisi sui costi e benefici del software anti-abusi su minori e un rapporto sulle donazioni benefiche dell’azienda. Queste decisioni riflettono la fiducia degli azionisti nella strategia attuale del gruppo.
A conclusione dell’incontro, Cook ha rassicurato gli investitori, annunciando un ulteriore incremento dei dividendi annuali, confermando così la solidità finanziaria di Apple e il suo impegno verso una crescita sostenibile e inclusiva.