Con una comunicazione dall’effetto immediato, Apple ha notificato agli editori del Vecchio Continente il congelamento della cosiddetta “clausola della nazione più favorita” che impediva loro di rivendere i propri eBook a prezzi ribassati sui negozi online concorrenti. Una mossa scontata in seguito al recente interessamento dell’Antitrust UE sulla materia.
Tutto ha avuto inizio con una formale ammonizione delle autorità statunitensi sul prezzo degli eBook praticato da Apple e da altri importanti editori, calibrato alla perfezione per livellare di fatto i prezzi dell’editoria digitale e garantire introiti maggiori per tutti. E così, dopo nuove pesanti accuse lanciate dal Dipartimento di Giustizia e qualche giustificazione poco convincente, i guai per la mela si sono propagati anche qui da noi, portando alla chiusura di questo approccio anti-competitivo noto anche come Modello Agenzia.
E così, Apple è stata costretta a cercare l’accordo con la Commissione Europea; accordo formalizzato neppure una settimana fa, cui è seguita questa mail inviata attraverso iTunes Connect a tutti gli editori partner dell’Unione. Il testo, tradotto in italiano per comodità, recita:
Apple notifica che, fino al 18 dicembre 2017 e relativamente a qualunque libro commercializzato nell’area economica europea (EEA), non praticherà né imporrà alcuna clausola sui prezzi retail (noto anche come “retail price MFN”) come previsto dall’Accordo di Distribuzione degli eBook (sezione 5b dell’Accordo). Il cambiamento è stato reso necessario in seguito alla risoluzione numero 49847 avviata tra Apple e la Commissione Europea. Le indagini della Commissione sul business degli eBook di Apple giunge così a compimento. La Commissione Europea ha confermato che non aprirà fascicoli sugli altri termini del nostro accordo di distribuzione.
Questa novità rappresenta certamente un bene per i consumatori, che ora potranno approfittare di prezzi al dettaglio inferiori, e un indiscusso vantaggio per Amazon, Barnes & Noble e tutti gli altri concorrenti; d’ora in avanti, infatti, grazie all’introduzione del “modello all’ingrosso” anche questi ultimi saranno formalmente messi in condizione di competere con prezzi più aggressivi rispetto all’iBookstore.