I commenti esplosivi di Steve Jobs contro Android potranno essere usati per difendere la causa di Motorola nel processo che la vede contrapposta ad Apple. Lo ha deciso il giudice federale Richard Posner, il quale ha rifiutato in blocco la richiesta degli avvocati di Apple di non considerare i propositi attribuiti a Jobs nella biografia di Isaacson.
È vero che Steve Jobs non è mai stato tenero con Android, che considerava niente più di “un prodotto rubato”, però finora gli scatti di ira dell’ex CEO di Apple non erano mai stati considerati ai fini di una causa legale. Adesso i legali di Motorola e di Google potranno usare a proprio favore di alcune perle di Steve Jobs, come le seguenti:
Spenderò ogni singolo istante della mia vita ed ogni singolo centesimo degli oltre 40 miliardi di dollari di Apple per dimostrare che sono stati scorretti;
La mia intenzione è di distruggere Android, perché è un prodotto rubato. Sono disposto ad avviare anche una guerra termonucleare se necessario.
La “guerra termonucleare” di Jobs entra quindi a fare parte nella disputa di brevetti che vede implicate Apple e Google-Motorola. Per ridurre lo scontro fra multinazionali, nel marzo scorso Apple tentò una mediazione con Motorola, cedendo l’uso della tecnologia in causa in cambio di royalty sui brevetti. La prossima udienza dal caso è fissata per l’11 giugno, da non confondersi con la causa legale contro Samsung, la cui udienza è invece fissata per il 30 luglio. Sembra che il team legale di Apple non avrà tempo di annoiarsi quest’estate!
Via | gigaom