Piccola storia di Shea O’Gorman, bambina di nove anni… denunciata da Apple. Già ecco perché: la piccola Shea, come tutti i geek con i denti da latte, non si accontentava del suo iPod Nano, e continuava a pensare a come migliorarlo. Una volta avuta la geniale idea andò dalla mamma: “Voglio scrivere una lettera a Steve Jobs”, e così fece.
Nella lettera, che cominciava con un dolcissimo “Dear Steve Jobs”, Shea sviluppò un’idea che avrebbe trasformato il Nano in un piccolo karaoke, permettendo alle persone di cantare le loro canzoni preferite. Quale cosa geniale, forse a Cupertino sono rimasti intimoriti. Così dopo due mesi la piccola Shea riceve una letterina con una bella mela sopra. Che bello, tutta la famiglia non vedeva l’ora di vedere cosa aveva risposto Steve. Ma la lettera non veniva da Steve, ma dallo studio legale di Apple…
…ebbene sì, Shea ha ricevuto una vera e propria cease and desist letter da Apple, nella quale si chiariva che a Cupertino non erano gradite idee non sollecitate. Si ricordava alla bambina che la policy di Apple è chiaramente scritta su questa pagina web, e che le sue lettere non sono gradite.
Certamente la cosa sembra avere dell’assurdo, ma a quanto pare è vera. Ne ha parlato il canale televisivo CBS, qui potete vedere l’intervista in streaming alla piccola bambina, che il nostro Steve avrà come minimo traumatizzato.
Ovviamente si è trattato di un errore burocratico, di lettere così Apple ne manderà a decine ogni giorno. Pare che, dopo, il piccolo scandalo, la piccola abbia già ricevuto una chiamata direttamente dagli alti quartieri di Apple, nella quale gli uomini di Cupertino si sono scusati con lei e con la mamma per l’accaduto. Brava piccola, cresci bene!