Il 19 maggio 2016, il volo Egyptair 804 è stato costretto ad effettuare un ammaraggio causando la morte di 66 persone a bordo; dal velivolo non è partita nessuna richiesta di soccorso, ma la trasmissione dati automatica e la scatola nera confermano la presenza di fumo in uno dei bagni anteriori e soprattutto nella cabina di pilotaggio.
Al momento, non esiste una spiegazione ufficiale della vicenda, ma alcune ricostruzioni additano l’iPad mini e l’iPhone 6S di uno dei piloti come responsabili dell’accaduto. L’incendio, infatti, sembra essersi originato nella zona degli strumenti di volo, che è anche il posto dove venivano stipati i dispositivi elettronici personali dei piloti.
Questa teoria, tuttavia, viene smentita da alcuni esperti; “Prima di tutto,” spiega il Telegraph, i piloti non lasciano i loro oggetti sulla plancia perché potrebbe finirgli per terra o sulle gambe durante il decollo, senza contare che potrebbero incastrarsi tra i comandi.” Inoltre, “l’allarme antifumo suonava nel bagno e nel vano-strumentazione sotto il pavimento della cabina di pilotaggio. Come ha fatto il fuoco a finire lì?
Fatto sta che, a quanto si legge, i familiari delle vittime avrebbe tirato in ballo Apple per la presunta esplosione della batteria di uno dei suoi iPhone. Da Cupertino, si defilano dall’accaduto:
“Non siamo stati contattati da GTA o da alcuna autorità che investiga su questo tragico evento. Non abbiamo letto il rapporto ma comprendiamo che non c’è alcuna prova che colleghi l’evento ai prodotti apple. Se gli inquirenti hanno delle domande da porci, saremo lieti di aiutarli in qualunque modo possibile.
Testiamo rigorosamente i nostri prodotti per assicurarci che raggiungano o superino gli standard internazionali di sicurezza.”
Per ora, resta tutto molto nebuloso; vi aggiorneremo non appena ci saranno novità di rilievo.