La coppia perfetta (una produttrice del telefono dell’anno, l’altra unico carrier telefonico a poterlo vendere) formata da Apple e AT&T è da alcuni giorni alle prese con due differenti cause (da discutere dinnanzi alla corte federale e una alla corte statale) mossegli contro e registrare venerdì scorso a San José, California.
Per quanto riguarda il caso federale, le due aziende sono state accusate di pratiche economiche illecite, violazioni delle norme anti-trust, delle telecomunicazioni e delle leggi sulla garanzia dei prodotti; la causa statale solleva alcune delle medesime accuse.
Uno dei nodi principali è il fatto che le due aziende americane restringono in modo illecito la scelta dei consumatori, non fornendo la possibilità di “sbloccare” i loro iPhone e, in particolare, Apple ha intenzionalmente “reso nulle” applicazioni sviluppate da terzi come ad esempio, quelle per lo sblocco dell’iPhone; oltre a questo, l’accusa continua:
per non aver messo in grado i consumatori di modificare i propri iPhone per lavorare su network gestiti anche da altri carrier telefonici, le due aziende conspirarono sin dall’inizio della loro partnership per il mantenimento di un monopolio
Nei panni di Susan Lundgren, portavoce di Apple e Mark Siegel, portavoce di AT&T, le due company non hanno rilasciato dichiarazioni o commenti a riguardo. Questo evento creerà un precedente legale che, verosimilmente, potrà essere impugnato da un numero interessante di acquirenti e congiuntamente dai carrier telefonici e sviluppatori di software “vittime” del suddetto monopolio, ricriminando ingenti rimborsi.
[via MacDailyNews]